Io e Gianna ti siamo sempre riconoscenti per le tue premure e tutto quello che hai fatto per noi.
In questi anni di “terrore”, convivendo con la SLA, siamo riusciti a superare tanti ostacoli sia psicologici che pratici anche solo con pochi, ma determinati, consigli della tua esperienza in questo “mondo parallelo”, dove si precipita il più delle volte in completa solitudine.
Con maggior entusiasmo siamo sempre disponibili alle tue iniziative e ai tuoi bisogni e fin da ora mi prenoto, se arriva il tanto utile mezzo di trasporto per malati di SLA, come autista volontario, almeno per un pomeriggio alla settimana a tempo indeterminato.

Ancora un incoraggiamento per continuare su questa strada, che hai scelto di percorrere con a fianco il ricordo di tuo fratello, che non abbiamo conosciuto ma ugualmente lo sentiamo come un amico capace di aiutare ancora chi deve lottare contro la SLA.

Un caro saluto,
Gianna Carlo e Federica